La scelta del regime fiscale per una Partita Iva è una questione cruciale per ogni professionista o azienda. Nel momento in cui si avvia un’attività, si può scegliere tra il regime fiscale ordinario e forfettario. Nel caso di una Partita Iva ordinaria, l’aliquota della tassazione IRPEF dipende dal fatturato annuo. Questo articolo è dedicato a coloro che vogliono conoscere tutti i dettagli sulla tassazione di una Partita Iva ordinaria. In questa guida approfondiremo tutti gli aspetti più importanti della tassazione sulle partite iva in regime ordinario. Conoscerai meglio:
- I costi e le spese deducibili;
- Come si apre l’attività;
- Quali sono le differenze principali con il regime forfettario.
Apertura Partita Iva Ordinaria
Per avviare un’attività ed emettere fatture, le imprese, i professionisti e le società hanno l’obbligo di aprire la Partita Iva, che consente di pagare i contributi fiscali e per la previdenza sociale. La Partita Iva si compone di un codice numerico formato da 11 cifre che identifica in modo univoco una ditta individuale, una società o un libero professionista, proprio come il codice fiscale per le persone fisiche.
Nel momento in cui si apre la Partita Iva, è necessario scegliere il regime fiscale, che può essere forfettario o ordinario. Non tutte le attività e le imprese hanno la possibilità di accedere ai vantaggi del regime forfettario o del regime semplificato, poiché non ne rispettano i requisiti. Di conseguenza, sono tenute ad aprire la Partita Iva ordinaria che, se da una parte prevede una tassazione più elevata, dall’altra permette di accedere ad alcune agevolazioni per ridurre i costi.
Requisiti per il Regime Fiscale Ordinario
Il regime ordinario è obbligatorio per tutti quei soggetti che non possiedono i requisiti per aderire al regime forfettario. Di conseguenza, sono tenuti ad aderire al regime ordinario:
- Ditte individuali e liberi professionisti con fatturato superiore a 65.000 euro annui;
- Le società di persone (S.s., S.n.c., S.a.s.) e le società di capitali (S.p.a., S.a.p.a., S.r.l.);
- Ditte individuali e liberi professionisti con costi per il personale superiori a 20.000 annui.
L’apertura della Partita Iva ordinaria è anche consigliata per quelle attività che sostengono molte spese, che potranno essere detratte dal computo delle tasse. In ogni caso, per essere certi di non sbagliare nella scelta del regime fiscale, è consigliato chiedere il supporto professionale di un commercialista.
Tassazione con la Partita Iva Ordinaria
La principale differenza tra il regime forfettario e il regime ordinario risiede nei costi e nei contributi da pagare. Nel caso della Partita IVA ordinaria, vi sono diverse voci di tassazione da considerare.
Per quanto riguarda le vendite di prodotti o le prestazioni di servizi, si applica l’IVA. Inoltre, vi sono imposte sul reddito sia per le persone fisiche (IRPEF) che per le società (IRES). Inoltre, per le società, è prevista l’imposta regionale sulle attività produttive (IRAP).
D’altra parte, nel regime forfettario, la tassazione è fissa e si applica un’unica aliquota. Nel regime ordinario, invece, questa percentuale varia in base al fatturato, secondo la seguente scala:
- 23% per redditi fino a 15.000 euro;
- 25% per redditi compresi tra 15.001 euro e 28.000 euro;
- 35% per redditi compresi tra 28.001 euro e 50.000 euro;
- 43% per redditi superiori a 50.000 euro.
Per quanto riguarda l’IRES, l’aliquota per il 2022 è pari al 24%. L’IRAP, invece, rappresenta un costo calcolato sul valore della produzione netta, con un’aliquota fissa del 3,9%. Tuttavia, è importante notare che questa percentuale può variare a seconda delle regioni.
Quindi, mentre nel regime forfettario è prevista un’unica aliquota fissa, nel regime ordinario i costi e i contributi sono determinati in base al reddito e al fatturato dell’attività.
Come scaricare i costi con la Partita Iva ordinaria
Come abbiamo visto all’inizio, uno dei vantaggi del regime ordinario è la possibilità di ottenere detrazioni e deduzioni dei costi.
Ma qual è la differenza tra detrazione e deduzione? Le spese deducibili riducono la base imponibile su cui vengono calcolate le tasse, mentre con la detrazione diminuisce l’imposta sui redditi.
A differenza del regime forfettario, con la Partita Iva ordinaria è possibile detrarre alcune spese effettuate per l’attività svolta. Le spese detraibili possono essere di vario tipo, ad esempio:
- spese per l’acquisto di beni strumentali (ad esempio, computer, macchinari, attrezzature, ecc.);
- spese di pubblicità e marketing;
- spese per la formazione professionale;
- spese per la partecipazione a fiere e manifestazioni;
- spese per l’acquisto di abbigliamento professionale;
- spese per la gestione della contabilità e del commercialista;
- spese per l’affitto di locali, uffici e magazzini;
- spese per le utenze (luce, gas, acqua, internet, telefono, ecc.).
Per poter detrarre le spese è necessario conservare tutte le fatture e i documenti fiscali relativi agli acquisti effettuati. Inoltre, alcune spese sono soggette a limitazioni e non possono essere detratte per intero.
Le detrazioni fiscali, invece, sono degli importi che possono essere sottratti direttamente dalle imposte dovute, riducendone l’importo. In questo caso, le detrazioni sono relative alle spese sostenute per determinati servizi o prodotti, come ad esempio:
- bonus fiscale per l’acquisto di beni di tipo ecologico o ristrutturazioni edilizie; deduzioni per le spese mediche e sanitarie;
- detrazioni per i premi di assicurazione sulla vita e infortuni;
- bonus fiscale per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici;
- detrazioni per l’acquisto di libri, giornali e riviste;
- bonus fiscale per i contributi versati a fondi pensione.
Anche in questo caso, le detrazioni sono soggette a limitazioni e condizioni specifiche per poter essere applicate.
Conclusioni
In conclusione, la scelta del regime fiscale per la Partita Iva dipende dalla tipologia di attività svolta e dalle caratteristiche dell’imprenditore o del professionista.
Il regime ordinario prevede una maggiore tassazione rispetto al regime forfettario, ma consente di accedere ad alcune agevolazioni fiscali come le detrazioni e le deduzioni delle spese. Inoltre, è obbligatorio per coloro che non possono aderire al regime forfettario.
Per aprire una Partita Iva ordinaria è necessario seguire alcune procedure specifiche e sostenere alcune spese, come quelle per la PEC e la firma digitale.




